Inutile negare che per quanti miglioramenti 
crisi permane,permane nei pianti dei bambini
,sui volti dei poveri.La televisione italiana sembra invece rispondere positivamente a tale situazione che,seppur difficile,ha dato l'avvio ad una spinta di innovazione e ritorno al buon cinema contemporaneamente.
Ultimamente ad esempio,Rai 1 ha riproposto molti film riguardandi accadimenti significativi ed importanti della seconda metà del 20esimo secolo:"Il sangue dei vinti"e "Le vite degli altri".
Quest'ultimo in particolare ha suscitato la mia curiosità ed interesse riguardo ad un argomento sul quale mi sono trovata molto impreparata:la presenza di un organo statale,la "Stasi",nel periodo della Repubblica Democratica Tedesca,la cui nascita risale al secondo dopoguerra.
Ritrovando un riscontro molto moderno,seppur al giorno d'oggi legale(per indagini autorizzate),"Le vite degli altri" illustra l'operato di questa organizzazione appoggiandosi ad un evento in particolare,quello riguardante l'inchiesta su un giovane scrittore della Berlino Est,tacciato di avere gusti e preferenze troppo "occidentali" e quindi pericoloso.
L'incaricato della sua sorveglianza ,tuttavia,durante tale operazione si redime e,riconoscendo nell'oggetto della sua investigazione un uomo saggio e giusto,decide di aiutarlo,nascondendo le sue "malefatte" e dunque condannandosi alla perdita del lavoro ed a una umiliazione personale.
Qualche anno dopo,rilegato all'interno di un ufficio postale,riceve la notizia della caduta del muro di Berlino e ,sebbene a seguito di ciò da un punto di vista professionale la sua vita non cambiò,si ebbe una svolta personale:quel famoso scrittore infatti,venuto a conoscenza dell'identità del suo "benefattore",aveva deciso di dedicargli un libro ed in tale scoperta si conclude il film.
Vincitore di un premio Oscar,"le vite degli altri" è un film che merita sicuramente di essere visto se siete interessati a tale argomento.
